Il piccolo spiraglio che si era riaperto per tornare a sognare la vetta si è bruscamente richiuso con l'ennesimo pareggio casalingo. La Torres non sa più vincere sul suo campo e lo conferma questa quarta parità (la quinta contando anche la Coppa) consecutiva, utile nel considerarla un altro mattoncino nella costruzione dei playoff ma gravata dal solito carico di delusione che accompagna le mancate vittorie.
Il gol di Diakite nel primo tempo semina illusioni che il capocannoniere del girone Longo frantuma nella ripresa, suscitando qualche mugugno sugli spalti. Ma la squadra lascia il campo comunque applaudita e la fiducia dei tifosi, che persiste, deve spronarla a fare meglio nelle gare che restano.La domenica era iniziata con gioia. Prima del via alla gara, scontro diretto tra seconda e quinta in classifica, va in scena un momento coreografico che celebra i 119 anni della società rossoblù, compiuti il 19 aprile. In campo si schierano decine di ragazzini delle giovanili, ovvero il futuro rossoblù come li definisce lo speaker dello stadio, formando un cuore mentre il pubblico (tornato numericamente sui livelli abituali del campionato) grida in coro "Auguri Torres". Poi è sfida, vera e dura dal primo secondo, perché l'Afragolese ha in mente di piazzare subito il colpaccio e nei primi tre minuti conquista 4 angoli, mettendo sotto pressione la difesa di casa. I sassaresi mettono piede nella metà campo avversaria solo al 5', su un lungo rinvio del portiere, ma non riescono a essere pericolosi mentre i campani quando ripartono (e lo fanno spesso e bene) vanno anche al tiro, chiamando Salvato a più interventi di spessore. Al 16' respinge di piede sul rasoterra di Caso Naturale e al 20' si oppone alla conclusione di Longo. Gli ospiti imbrigliano il gioco torresino, espresso solo a sprazzi e con difficoltà. In mezzo al campo non c'è l'infortunato Masala, rilevato nel ruolo da Turchet, e lo schema offensivo è piuttosto mobile, nel senso che non ci sono posizioni fisse per gli attaccanti che svariano su tutto il fronte avanzato. Sabatini però spesso ripiega sulla linea dei difensori per contrastare il vivace Celiento e la manovra ne soffre. Tutti si danno da fare ma azioni vere e chiuse col tiro in porta non se ne vedono. Eppure... succede che al 27' la Torres si ritrova in vantaggio, con il cross da sinistra di Ruocco corretto in rete sotto misura dalla testa di Diakite, appostato sul palo più lontano. Rotto l'equilibrio, un po' a sorpresa, bisogna saper gestire la situazione favorevole ma con questa Afragolese non è per nulla semplice e Salvato diventa protagonista, accartocciandosi al 30' sul pallone scagliato da Tarascio e sfoderando un grandissimo intervento al 42' sul colpo di testa di Longo. In chiusura di tempo non ha invece fortuna Lisai, che lambisce il palo con un gran tiro. Il copione resta lo stesso nella ripresa, al 9' ancora applausi per Salvato, che dice no alla conclusione a botta sicura di Longo. E al 16' il bomber ospite riesce a colpire, regalando il pareggio alla sua squadra con un pallonetto che supera in uscita Salvato tra le proteste dei rossoblù che chiedevano il fuorigioco. Le immagini sembrano confermare le impressioni del campo. Le sostituzioni effettuate da mister Greco non cambiano il corso degli eventi. L'Afragolese non molla, la Torres non può scoprirsi e il finale scorre un po' spigoloso ma senza effettivi attentati al risultato, che resta di parità e che non dispiace agli ospiti. Ai sassaresi spetta il peso della delusione, ancora una volta.
«In casa non riusciamo
a farci rispettare»
Di solito non fa trapelare le sue emozioni ma stavolta lo stato d'animo dell'allenatore rossoblù è evidente. È seccato e pure parecchio Alfonso Greco, per aver visto un'altra possibile vittoria sfumare in un amaro pareggio. E non può nasconderlo. "Ci siamo trovati in vantaggio, non proprio meritatamente, e da quel momento per noi doveva iniziare un'altra partita, in cui serviva più cattiveria, più esperienza e più tutto, per tenere il risultato. Invece è emerso il solito limite, non sappiamo farci rispettare sul nostro campo. La situazione - aggiunge - richiedeva una squadra "sporca e cattiva", in certe partite essere "belli" non paga. Ci voleva concretezza. Ed è mancata". Parlare di classifica dopo questa gara lo stizzisce ancora di più. "Ora proviamo a recuperare un po' di energie in vista delle ultime partite, ci attende un duro finale". Chiudendo con un lapidario ma eloquente "c'è poco altro da dire", Greco scappa via, lasciando il posto in sala stampa al collega Francesco Fabiano che invece è di umore totalmente opposto. "Voglio subito ringraziare la Torres - le sue prime parole - per la sua ospitalità e per come ha saputo accoglierci. Mi farebbe piacere tornare in questo stadio per disputare i playoff". Sulla partita anche il tecnico ospite ha le sue recriminazioni. "Non mi capacito del primo tempo chiuso in svantaggio quando potevamo segnare in almeno tre occasioni. Non abbiamo vinto per le parate di un grande Salvato. Il pareggio è comunque un buon risultato, direi più che meritato per i miei ragazzi, che lo hanno conquistato - conclude Fabiano - giocando una buona gara".
Salvato deluso
«Dovevamo fare
il secondo gol»
«Peccato non aver segnato il secondo gol». E'È questo il dispiacere di Alessio Salvato a fine gara, lui ce l'ha messa tutta per congelare il vantaggio e difendere la vittoria della Torres, beffata poi da un gol «che sul campo è sembrato irregolare, ma accettiamo il risultato e vediamo cosa succederà nelle partite che restano. E' un punto arrivato in una gara intensa, contro una squadra che già all'andata ci aveva fatto buona impressione. Potevamo fare meglio? Certo - afferma il giovane portiere - ma in campo ci sono anche gli avversari. Però eravamo in vantaggio e il rammarico che ci portiamo dentro è comunque grande».Anche per il difensore Lorenzo Ferrante il gol dei campani era da annullare. «Il fuorigioco c'era, la sensazione è stata subito forte. Dovevamo vincere, siamo delusi».
Una piccola sosta
poi la Coppa Italia
Qualche giorno per rifiatare, poi sarà rush finale. Il campionato volge al termine ma deve concedersi una pausa per laaprire la finestra dei recuperi, che sono ancora tanti. Domenica Primo maggio è di pausa per chi non ha gare in sospeso, come la Torres, che potrà seguire la sfida dei quarti di Coppa tra Cerignola e Cittanova, da cui uscirà l'avversaria da affontare in semifinale. Alla ripresa del campionato per i rossoblù è in calendario la dura trasferta ad Aprilia, con la squadra laziale rientrata in corsa per i playoff.
Il tabellino:
TORRES: Salvato, Gurini, Ferrante, Antonelli, Dametto (27' st Demartis), Bianchi, Lisai (37' st Cani), Turchet, Diakite, Ruocco, Sabatini (11' st Mukaj). A disp.: Garau, Pinna R., Tesio, Pinna S., Rossi, Kujabi. All. Alfonso Greco.
AFRAGOLESE: Campisi, Cordato, Van Ransbeek, Di Girolamo, Longo (42' st Battaye), Caso Naturale, Celiento (37' st Forte), Sibilio (27' st De Marzo), Percuoco (17' st Galletta), Nocerino, Tarascio (47' st Esposito). A disp.: Lamberti, Di Franco, Elefante, De Rosa). All. Francesco Fabiano.ARBITRO: Sacchi di Macerata.
RETI: 27' pt Diakite, 16' st Longo.
NOTE: spettatori 2.000 circa. Angoli: 9-1 per l'Afragolese. Ammoniti: Ruocco, Gurini (T), Caso Naturale (A). Rec. 1' pt, 6' st.
Sandra Usai - La Nuova Sardegna