Non c’è ancora il nero sul bianco e c’è anche da definire l’accordo economico. Ma che la Torres abbia scelto Giuseppe Leggieri come allenatore è un fatto certo. «Giuseppe in questi giorni è a letto con l’influenza - ha detto ieri il direttore sportivo Tonio Ravot - e quindi è saltato l’appuntamento che ci eravamo dati per definire l’accordo. Tutto qui.
Ci vedremo nei prossimi giorni per gli atti formali necessari per il tesseramento ma nel frattempo sono in costante contatto con lui e stiamo già lavorando alla costruzione della squadra rossoblù per il prossimo campionato».
Tonio Ravot resta per il momento il protagonista principale della nuova Torres. «Costruire la rosa della Torres - dice Ravot - in teoria non è difficile perchè non conosco giocatori che non vestirebbero con entusiasmo la maglia rossoblù. Però le risorse a nostra disposizione sono legate a un budget deciso dalla società che non può essere assolutamente sforato. Ogni operazione andrà fatta tenendo conto di tutto ciò».
Tonio Ravot ha un taccuino pieno di nomi (così come ne ha tanti da proporre Giuseppe Leggieri) ma punterà soprattutto su quei giocatori che dimostreranno di condividere il progetto della Torres.
«Per me essere qui - dice il direttore sportivo della ultracentenaria società sassarese - è un grande onore, così come lo era stato a suo tempo quello di vestire, sia pure per pochi mesi, la maglia rossoblù quando era un giocatore».
In quella occasione, era il 1988, l’allenatore di allora Specchia gli preferì l’ex catanese Borghi, un giocatore di grande esperienza ma ormai arrivato alla fine della sua carriera.
Il risultato fu il benservito a Ravot mentre Borghi segnò un solo gol in quel campionato. Oggi Tonio Ravot vuole dare molto di più alla Torres.
Daniele Doro - La Nuova Sardegna