La Torres conoscerà questa mattina la sede e l'orario della finale d'andata dei playoff di Eccellenza. I dirigenti del Cannara, cittadina a una manciata di chilometri da Perugia, non hanno accettato di disputare la prima partita in casa e il ritorno a Sassari e sarà dunque il sorteggio a stabilire dove si giocherà domenica.
La scelta del campo non è ininfluente perchè in caso di parità sono in programmai supplementari e sarà importante poter contare sull'incitamento dei propri tifosi. Tra l'altro c'è un contrattempo che potrebbe costringere le due squadre ad anticipare la gara di ritorno. A Cannara domenica 10 ci sono le elezioni amministrative e questo significa che se la prima partita si dovesse disputare in Umbria la seconda verrà anticipata a sabato per permettere ai giocatori di recarsi alle urne il giorno dopo. Sorteggio a parte la vera notizia è che la Torres c'è e sembra ben decisa ad andare sino in fondo. Anche domenica, nella semifinale contro il Cuopiopelli i ragazzi di Pino Tortora hanno confermato di attraversare uno splendido periodo di forma e di aver assimilato gli schemi e la mentalità del mister. Il Cuoiopelli aveva due risultati si tre a disposizione (partiva dall'1-1 conquistato a Sassari) ma ha dovuto piegarsi alla superiorità di una squadra che non ha sbagliato nulla. I rossoblù hanno attaccato fin dall'inizio concedendo agli avversari un paio di conclusioni solo allo scadere dei primi 45'. Nella ripresa Carlo Piga ha trovato il gol che ha sbloccato la partita, poi è stato più facile. I toscani hanno dovuto concedere qualche spazio in più e sono stati puniti altre due volte da Sarritzu e Buba Diouf. Giustificata, al fischio finale, la festa in campo e, subioto dopo, negli spogliatoi. Festa condivisa da circa duecento tifosi arrivati a Santa Croce sull'Arno dalla Sardegna e da tutto il centro Italia. Un entusiasmo come non si vedeva da tempo che ha contagiato anche il presidente Salvatore Sechi. «Sapevo che questa squadra poteva andare lontano - ha detto - ed ero certo che avremo conquistato la finale. A Sassari abbiamo pareggio una partita che poteva finire con tre o quattro gol di scarto a nostro favore, ma domenica ci siamo presi la rivincita. Abbiamo disputato una grande partita e il risultato ci sta tutto. Sono contento per i ragazzi, per l'allenatore e per i tifosi. Per chi ci ha seguito nella trasferta in Toscana e per chi è rimasto a casa incollato al maxischermo nella pineta di Baddimanna».Il presidente guarda già alla sfida di domenica e non nasconde l'ottimismo. «In questo momento la squadra sta davvero bene dal punto di vista fisico, ha un grande entusiasmo e ha assimilato i meccanismi di gioco voluti da mister Tortora. Non è stato un percorso facile ma da gennaio il gruppo non ha mai smesso di crescere. Adesso - ha concluso il presidente - ci aspetta un ultimo sforzo. Io credo che si debba aver rispetto per tutti gli avversari ma la Torres non può aver paura del Cannara».Intanto la squadra riprenderà oggi gli allenamenti. L'appuntamento è nel primo pomeriggio al Vanni Sanna. Il programma settimanale (in attesa di capire se domenica si giocherà in casa o in trasferta) sarà lo stesso di sempre. Un solo allenamento al giorno con una partitella in famiglia il giovedì e la rifinitura venerdì. Tortora avrà a disposizione l'intera rosa perchè l'infermeria è vuota è non dovrebbero esserci rossoblù nell'elenco dei giocatori squalificati.
Fucecchio enclave rossoblù
Sarà pure un campionato di Eccellenza ma la Torres è Torres a prescindere. La conferma si è avuta anche nell'ultimo fine settimana con la trasferta a Santa Croce sull'Arno. La squadra rossoblù ha scelto Fucecchio come sede del ritiro ed è stata "adottata" dalla cittadina toscana. La squadra rossoblù è stata ospite della Ryal, il calzaturificio specializzato nella produzione di scarpette da calcio (utilizzate da quasi tutti i giocatori sassaresi), e ha ricevuto la visita del sindaco e di mezza giunta comunale. Calorosissima anche l'accoglienza dei tifosi locali ("nemici" giurati del Cuoiopelli in una regione dove il campanilismo è roba seria) che hanno festeggiato la sconfitta dei rivali proponendo un gemellaggio alla curva rossoblù. La trasferta si è conclusa con un assaggio di vini e formaggi sardi ed è stato un altro grande successo per Salvatore Sechi&c . Merito del pallone e di un nome - Torres - che va oltre ogni categoria.
Antonio Ledà - La Nuova Sardegna